GIOVEDì 22 MARZO 2012
ORE 19.30
In diretta via satellite dall’Opéra di Parigi
Balletto in tre atti
Libretto: Marius Petipa e Serguei Khoudekov
Musica: Ludwig Minkus
Arrangiamento: John Lanchbery
Coreografia originale: Marius Petipa
Nuova coreografia: Rudolf Nureyev
Con le stelle, i primi ballerini e il Corpo di Ballo dell’Opéra National de Paris e con l’Orchestra del’Opéra National
Direttore: Fayçal Karoui
Allestimenti: Ezio Frigerio
Costumi: Franca Squarciapino
Luci: Vinicio Cheli
Durata approssimativa: 2h e 50’ con due intervalli
La Bayadère fu una creazione originale di Marius Petipa su musica del compositore austriaco Léon Minkus. Il termine bayadera indica le danzatrici indiane: la storia si svolge infatti in una terra antica ed esotica tra scene di mimo e sontuose atmosfere che richiamano la moda romantica di quegli anni. Il Grand Pas Classique (noto anche con il titolo Il regno delle ombre) è uno dei pezzi più famosi del balletto ma anche di tutta la storia della danza: ambientato nel regno dei morti, fonde geometrie rigorose e figurazioni complesse in u’atmosfera ricca di suggestioni.
La prima rappresentazione avvenne a San Pietroburgo nel 1877 e fu seguita da numerosi altri allestimenti e rivisitazioni.
La storia narra del guerriero Solor, innamorato della baiadera Nikiya che lo costringe ad un giuramento d’amore eterno. A Solor viene però offerta la mano di Gamzatti, la figlia del Rajah, ed egli accetta dimenticandosi la promessa fatta. Nikiya si oppone inutilmente a questo fidanzamento. Quindi la schiava Aya suggerisce a Gamzatti di uccidere Nikiya. Aya offre infatti a Nikiya un cesto di fiori nel quale è nascosto un serpente velenoso che morde la fanciulla. Il bramino le propone di salvarla a patto che lei accetti di sposarlo. Nikyia rifiuta e danza fino a morire. Solor, distrutto dal dolore, fuma un veleno speciale, si addormenta e si ritrova nel regno delle ombre dove rincontra anche l’amata Nikiya alla quale giurerà fedeltà eterna.
Marius Petipa (1818-1910) è stato un ballerino e coreografo francese. Figlio d’arte e maestro di danza del Balletto Imperiale di San Pietroburgo, fu creatore di oltre cinquanta balletti, molti dei quali permangono nel repertorio classico odierno. Formato alla scuola francese, Petipa ha sviluppato considerevolmente la tecnica del balletto classico influenzando in modo particolare l’evoluzione e lo sviluppo della scuola russa. Nel 1858 Petipa smise di danzare per dedicarsi totalmente alla coreografia.
Rudolf Nureyev (1938-1993) è uno dei celebri ballerini del 20° secolo. Entrato nel Kirov Ballet di San Pietroburgo, Nureyev è diventato in breve tempo solista. Dopo una straordinaria performance in Francia, Nureyev ha deciso nel 1961 di non rientrare in Russia per paura che non gli venisse più concesso di espatriare. E’ quindi entrato alla Royal Opera House, dove è rimasto per molti anni. Nel 1980 è diventato ballerino del Balletto dell’Opera di Parigi e quindi Direttore nel 1983. Nel 1987, grazie a un permesso speciale accordato da Gorbacev, ha fatto ritorno in Russia dove ha riabbracciato la madre. Ha continuato quindi a ballare e a promuovere giovani ballerini fino alla sua ultima apparizione pubblica, nel 1992, per la prima di una nuova produzione di La Bayadère, che ha coreografato appositamente per il Balletto dell’Opéra di Parigi. Dopo il successo della produzione, ha ricevuto il più alto riconoscimento culturale francese divenendo “Chevalier dans l’Ordre de la Légion d’Honneur e Commandeur des Arts et Lettres”.